Prefazione – Il Curato d’Ars

 

     La prima vita del Curato d’Ars che ho letto me la indicò il Padre Spirituale del Seminario Minore, all’inizio del cammino. La lessi tutta in un giorno. Il Curato diventò il compagno di viaggio ideale per la preparazione al Sacerdozio, un punto di riferimento costante per verificare le varie situazioni che si ponevano davanti. Poco prima di diventare parroco, ripresi tra le mani una agiografia del Santo. Era tanto che non lo facevo e neanche immaginavo che il Signore, con la sua discreta pedagogia, mi stava preparando, da lì a pochi mesi, a diventare parroco della parrocchia dedicata al Santo Curato d’Ars in Roma.

Ed è come parroco di San Giovanni Maria Vianney che l’anno passato chiesi alla signora Rita Pomponio di scrivere la vita del Santo in occasione dei 150 anni della sua nascita al Cielo. Rita accetto subito con entusiasmo, quasi stesse aspettando una simile richiesta.

Un lavoro, quello di cui l’Autrice si è fatta carico, molto complesso, difficile e faticoso: non è semplice parlare del Curato d’Ars, scrivere la sua vita, vagliare le varie testimonianze. Un lavoro che impegnava a conoscere quanto era stato già scritto, per evitare il classico “doppione”, ma che richiedeva anche di andare alla fonte, agli atti del processo di beatificazione e di canonizzazione, per poter offrire una vita “autentica”, vagliata dalla severità e dallo scrupolo dei giudici processuali, libera da ricostruzioni suggestive, elaborate fantasiosamente.

Rita ci è riuscita. Ci ha donato una vita del Curato d’Ars che si legge tutta d’un fiato, grazie allo stile accattivante, tipico delle sue opere letterarie, ma non per questo meno rigoroso e storicamente scrupoloso.

E’ questa una vita che ci propone un Giovanni Maria Vianney pienamente umano e inserito nella sua epoca. Un uomo che vive sulla sua pelle le difficoltà storiche del suo tempo e le sofferte vicende familiari. Un sacerdote che ama il Signore con tutto se stesso, spingendosi in una donazione estrema ed eroica a servizio dei fratelli, fino al martirio incruento, fino a farsi carico, con le sue numerose penitenze, dei loro peccati e delle loro debolezze. Una persona pienamente consapevole dei suoi molti limiti, forse anche troppo, ma anche estremamente fiduciosa nella grazia di Dio e nella sua infinta Misericordia.

Molto belli tutti i piccoli dettagli e le descrizioni che ci vengono offerte sulla persona del Santo, in ogni momento della sua vita: sembra di essere lì, di vederlo, di ascoltare le sue parole, di gustarne le espressioni del volto, i singoli movimenti del suo corpo.

L’Autrice ci fa conoscere un aspetto forse inedito del Curato d’Ars: la sua ironia che lo rendeva capace di scherzare su se stesso ma anche di saper cogliere negli altri, senza mancare mai di carità, quegli aspetti e quelle situazioni che oggettivamente avevano del ridicolo e che soprattutto costituivano una mancanza alla legge di Dio.

Anche degli aspetti più discussi, come le varie battaglie notturne con il Demonio, l’Autrice ci propone una descrizione il più oggettiva possibile, attingendo alle testimonianze del processo e presentando l’argomento in un modo molto obbiettivo e reale, quasi “normale”.

Insomma, un libro da leggere per conoscere più a fondo la persona del Santo Curato d’Ars, figura estremamente interessante e significativa.

Un opera che ci voleva in questo anno centenario e che spero faccia conoscere e soprattutto innamorare di questo grande Santo che il Signore nella sua bontà ci ha donato e che in questo Anno Sacerdotale voluto dal Santo Padre Benedetto XVI, la Chiesa propone come modello a tutti i sacerdoti del mondo.

 don Paolo Pizzuti

 Roma, 4 agosto 2009
150° anniversario della nascita al Cielo del S. Curato d’Ars.